La Sicilia è il frutto di varie culture insieme ed è per questo ricca di storia, di arte e di luoghi misteriosi da scoprire. Oggi vi racconterò di Polizzi Generosa, uno splendido borgo che sorge all’interno del Parco Naturale delle Madonie. Delle estati trascorse a Polizzi – il paese di origine di mio padre – ho un ricordo vivido e bellissimo, che si arricchisce di nuove esperienze ogni volta che ritorno.

Celebre per i misteri circa le sue origini, Polizzi è conosciuta anche per il suo patrimonio culturale: chiese antiche e opere preziose, tra cui spicca il trittico fiammingo (attribuito di recente a Rogier van der Weyden) che si può ammirare nella bella Chiesa Madre – situata nella parte alta della città – e poi la chiesa di di Santa Maria Gesù Lo Piano, anticamente sede del Senato cittadino, attualmente nella classifica speciale “Italia sopra i 600 mt” nel censimento de “I luoghi del Cuore” del FAI (Fondo Ambiente italiano). Inoltre, data la sua posizione, dal belvedere si può godere la vista di un paesaggio naturale mozzafiato.

Se vi state chiedendo come mai il termine “generosa” ve lo raccontosubito: nel 1234 fu Federico II ad attribuire alla città di Polizzi, in quanto demaniale, il titolo di “Generosa”, che da allora ne è rimasto parte integrante. Polizzi da sempre si contraddistingue per la sua calorosa accoglienza, ed è il paese di origine di molti personaggi illustri. Oggi vi racconterò le storie di alcuni di loro.

Partiamo dall’attore Vincent Andrew Schiavelli. Celebre per la sua interpretazione del fantasma tormentato della metropolitananel film Ghost – Fantasma, dove insegnava in modo scorbutico a Patrick Swayze ad afferrare e spostare gli oggetti, Vincent nacque a Brooklyn, New York l’11 novembre 1948 da una famiglia polizzana emigrata in America. Ha recitato in molti film di successo, e nella maggior parte delle pellicole interpretava personaggi cupi, a tratti inquietanti, mentre nella vita vera era una persona piena di vita, di gioia, di curiosità, di buoni sentimenti e aveva un cuore siciliano. Passeggiando per le vie del centro riconoscevo subito la sua presenza dalla risata esilarante. Seduto al bar nel corso principale, stava lì con il suo immancabile cappello e i suoi racconti affascinavano gli ascoltatori, interessati alle sue avventure. Era molto legato a Polizzi, dove spesso passava le vacanze estive fino a trasferirsi definitivamente durante gli ultimi anni della sua vita, in un meraviglioso viaggio di scoperta delle sue origini. 

Nel 1997 fu eletto da Vanity Fair tra i caratteristi più talentuosi della storia del cinema statunitense. Grande appassionato di gastronomia, fu autore di diversi articoli di cucina e scrisse anche un libro – “Bruculinu America” – in cui racconta i siciliani di Brooklyn, edito da Sellerio editore. Vincent si spense proprio a Polizzi nel 2005 ma il suo ricordo resta vivo e si tramanda per tradizione nel paese madonita. Un paio di anni fa Andrew, il figlio dell’attore italo-americano, giovane musicista statunitense, è tornato a Polizzi in cerca delle sue radici e questa sua esperienza è stata raccontata in un documentario: Magic Island, del regista Marco Amenta, che ottenne una candidatura al David di Donatello.

Domenico Dolce, stilista ed imprenditore, fondatore insieme a Stefano Gabbana della casa di moda Dolce e Gabbana, nato nel 1958 ha sempre manifestato l’amore e il suo profondo legame per Polizzi. Figlio di sarti, imparò il mestiere nella bottega dei genitori per poi trasferirsi a Milano; ha portato la Sicilia in giro per il mondo nei suoi meravigliosi abiti. 

E poi Carol Lunetta Cianca, scrittrice, autrice di libro semplice, delicato e molto bello: “Un’anima in viaggio”, un romanzo autobiografico che ho letto di recente e mi ha molto colpito. Nel libro racconta la sua vita dall’infanzia, da quando insieme alla sua famiglia, ancora bambina, si era trasferita da Polizzi in America. Dopo una vita piena di avventure tornò in Sicilia trascorrendo le estati a Polizzi Generosa. Una particolarità è che l’autrice ha scritto il romanzo alla veneranda età di cento anni!

Mariano Rampolla del Tindaro, nato a Polizzi nel 1843, cardinale e arcivescovo, fu anche segretario di Stato di papa Leone tredicesimo. Divenne celebre per aver sfiorato l’elezione a papa nel 1903: infatti nel conclave successivo alla morte di Leone tredicesimo, l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe pose il suo veto tramite il cardinale di Cracovia Puzyna e ciò ne precluse l’elezione. 

Martin Scorsese, celebre regista – uno dei più importanti al mondo – vincitore del premio Oscar nel 2007 per The departed. Quando nel ’79 il regista si recò a Polizzi in cerca delle origini della sua famiglia, emigrata in America negli anni ’20, rimase deluso nello scoprire che all’anagrafe non vi era registrato nessuno con il suo cognome. Tuttavia in seguito si scoprì che il motivo per cui “Scorsese” non risultava all’anagrafe fu a causa di un errore di trascrizione: il suo vero cognome era invece “Scozzese”. Dal 2018 è ufficialmente cittadino italiano; a Polizzi è stato trascritto l’atto di nascita che ne attesta la cittadinanza.

Francesca Di Carpinello, nobildonna,in vita fu una grande pittrice. Per i suoi dipinti prendeva ispirazione dalla sua terra. E poi ancora: Giuseppe Antonio Borgese, un vero cittadino del mondo – celebre scrittore, giornalista e docente universitario – nato a Polizzi nel 1882. Oggi esiste una Fondazione a suo nome che ne porta avanti la memoria. Scrisse delle bellissime parole su Polizzi,  e voglio ricordarlo con i suoi stessi versi:

“Lassù nelle Madonie, che è il nome degli Appennini di Sicilia, dove non sono tornato ancora, il paese dei miei primi anni ha spazio. In tutto il gran scenario – oleandri lungo la valle classica, olivi di greppo in greppo, vette chiare calanti a schiere dagli acrocori del centro al mare, infine il mare d’Imera, tagliato a spicchio dietro l’ultima quinta – non si vede altra città o villaggio. Polizzi Generosa, drappeggiata nel suo superbo epiteto, torreggia sola.” Da “Accenti” di G. A. Borgese.

Ornella Badagliacca